Oft fragen wir Opernfans uns ja auch, was nun außerhalb des auf der Bühne gezeigten Geschehens passiert. Uns werden Zeitsprünge und zuweilen auch unlogische Entwicklungen zugemutet. Trotzdem kann unsere Opernbegeisterung durch nichts gemindert werden, und so präsentiere ich hier die fehlende Episode aus der Oper "Andrea Chénier". Wie wir wissen, ist am Ende des zweiten Aktes Andrea und Maddalena di Coigny die Flucht gelungen, und für eine gewisse Zeit können sie sich vor Robespierres Schergen versteckt halten. Im dritten Akt erfahren wir zu unserem Leidwesen, dass Andrea in der Nähe von Passy aufgegriffen und verhaftet worden ist. Was aber war nun in der Zwischenzeit passiert? Wie konnte er überhaupt verhaftet werden? Hier nun die Lösung, die selbstverständlich aus unfehlbaren Quellen stammt. Ich bitte um Entschuldigung für die Fassung in italienischer Sprache, hielt dies aber aufgrund der Wortspiele mit den Arienzitaten für notwendig. Wenn es gewünscht wird, übersetze ich aber gerne, bitte dann um einen kurzen Hinweis.
Didascalia: Povera camera in una casa nella periferia di Parigi nel 1794. Su un forno semplice c’è una pentola con una minestra. Maddalena di Coigny e Andrea Chènier stanno seduti al tavolo mangiando. Maddalena però sogna più che mangia,e Andrea non mangia con molto appetito.
Maddalena: Vi piace la mia zuppa di verdure ?
Andrea: Beh, non sa di un bel dì di maggio, però sazia almeno.
Maddalena: Grazie mille! Che gentile che siete. Lo sapete benissimo che non sono un cuoca. Io lasciavo cucinare i pasti da quelli che se ne intendevano.
Andrea: Questa patrizia prole che fa ….
Maddalena: Allora, carissimo, se vi piace, cucinate pure voi la prossima volta. (visibilmente offesa) E proprio a me che cucinavo quanto il cuore o il cervello dettavami alla mente!
Andrea: Io? Sono poeta. I poeti non cucinano.
M: Ah sì?! Ma le contesse lo fanno? Macho!
A: Maddalena! Non conoscete l’arte di cucinare. Non lo schernir. Del mondo anima e vita è la cucina.
M: Ah? Abbiamo cambiato idea? Pensavo che del mondo anima e vita fosse l’amor.
A: …Ma anche la cucina. Senza pasti buoni nemmeno un genio come me può essere ispirato dalla Musa.
M: La Musa! Allora assumetela pure lei come cuoca.
A: Maddalena, siete troppo cinica. Alla mia musa non potrà mai salire quel fango che chiamate una zuppa.
M: Adesso basta. Me ne vado. Tutti mi hanno preavvisato (fra singhiozzi) Se penso alla mia cara mammina……... (Si alza furiosa,guardandolo con molta rabbia)
A: ( che adesso se ne rende conto che non è stato molto gentile con lei, la aggrappa al polso, e la stringe al cuor suo) Via, amore, non lasciatemi, questo fiotto verde degli occhi vostri è ancora più bello quando vi arrabbiate…..
M: (lusingata) Lo dite sul serio?……… Vabbè, baciami, abbracciami, amante……
A: (sta per andare incontro al desiderio, quando bussano alla porta): Managgia, chi è?
M: (si libera dalle braccia di Andrea e va alla porta per aprirla)
Entra Bersì, una mulatta molto attraente, vestita da Meravigliosa. Le donne si abbracciano.
Andrea la saluta ma non è molto contento.
Bersì: Che bello, Signora di rivedervi. Uuh, che faticaccia arrivare qui. Le carozze quasi non esistono più. Ho dovuto andare a piedi, quasi tutto il cammino.
Maddalena: Eh, ci voleva un posto un po’ fuori dal centro, altrimenti……
Bersì: Eh lo so. Comunque sono un pochino esausta, questo lavoro è assai faticoso.
Maddalena: Ma tu batti ancora il marciapiede? Madonna mia, porto sventura a chi bene mi vuole ( Si mette di nuovo a piangere)
Bersì: Ma no, su, Signora, calmatevi. Non sono sul marciapiede, mi sono messa in proprio.
M e A: (simultaneamente) In proprio?
B: Eh sì, adesso sono proprietaria di una casa di …..ehm…..tolleranza.
M: Ah, tolleranza. Certo la tolleranza proprio ci vuole.
B: Amo viver così! Vivere in fretta di questa febbre gaia d'un godere rapido, acuto
e quasi incosciente. E comunque ho molto tempo libero perché le mie….ehm… collaboratrici lavorano molto bene.
Andrea (sorridente): Ah, adesso si chiamano “collaboratrici”.
Bersì: (lo guarda severamente): Certo, Signore, adesso si chiamano così. E c’è molto da fare!
M: Comunque sono tranquilla. Ma dimmi una cosa, cara, non vuoi venire a vivere con noi?
B: Beh, Contessa, non so….insomma, ho molto da fare…..però potrei visitarvi ogni tanto.
A: (curioso e con speranza) per cucinare?
M: ( gli slancia uno sguardo furioso): Non per cucinare! Bersì avrà altro da fare.
B: No, no, Signora, lo faccio volentieri. Per voi faccio di tutto. A proposito, sinceramente avrei un po’ di fame. Vedo una minestra sul forno.
M: Sì, cara, certo, serviti pure, perdonami la mia maleducazione!
A: (sottovoce) Al posto vostro non la proverei! È da temere!
B: (ignorando il consiglio di Andrea)Temer? Perchè? Perchè temer dovrei? (la prova e fa fatica a nascondere che la minestra è incommestibile) Beh……insomma…..mi sa che forse sarebbe meglio cucinare una bella Jambalaya.
A: Jamba…che?
M: Cosa è?
B: Jambalaya! È un piatto tipico dei caraibi. Da dove vengo io. Se lo prepara con riso, frutti di mare, pollo, verdure….
M: (triste) Ma tutto questo non abbiamo.
B: Niente problema per una vera e autentica figlia delle Rivoluzione. Ecco ci sono i soldi!!!
( tira fuori un pacco di banconote)
M: Ma quanti soldi ci sono! Compreremo gli ingredienti e poi mi insegni a cucinare, cara mia, e tu invece (si volge a Andrea) farai le compere!
A: Io??? Ma credo in una possanza arcana che non mi manda sul mercato. Mi dice “Tu sarai poeta”.
M: (irritata) Basta adesso con il discorso sulla possanza arcana. Adesso io sono quella possanza che ti dice “Tu farai le compere.”. Lì davanti c’è un mercato. Ecco il cestino e i soldi. Compra tutto quello che occore. Intanto noi donne facciamo due chiacchiere.
Andrea che vede che è inutile protestare tira una faccia, prende il cestino ed esce.
Questo è il periodo mancante. Purtroppo Andrea Chénier verrà riconosciuto proprio in quel momento in cui compra il pollo visto che il pollivendolo non è un vero pollivendolo ma L’Incredibile mascherato da pollivendolo. Al ritorno dal mercato, Chénier viene arrestato dagli sbirri. Vediamo qui in quale modo molto tragico una semplice spesa sul mercato può influenziare la vita. Il resto lo conoscete, cari amici melomani.